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Cosa fare e vedere a Capri?
Capri è un’isola situata nel golfo di Napoli, parte della città partenopea. Capri è la regina del turismo glamour, d’élite, una location mozzafiato e tramonti che ti lasceranno senza parole. Il cuore pulsante dell’isola è certamente legato all’attività turista. La fortuna di questo settore può essere divisa in due grandi categorie.
Da una parte vi è tutto il turismo generato dal sistema crocieristico che ogni anno genera all’isola introiti per migliaia e migliaia di euro. Tappa fissa di tutte le rotte delle principali compagnie di crociere, diventa un lustro, un gioiello da mostrare a tutti i turisti internazionali.
Dall’altro lato abbiamo invece tutto il flusso turistico dei viaggiatori che si dedicano a visite giornaliere, che iniziano e terminano nell’arco di un solo giorno. Il binomio di questi due aspetti rende l’isola un luogo, speciale, da poter visitare nella maniera più comoda e adeguata alle proprie spese, alle esigenze. L’ isola ha un’origine carsica e si contraddistingue dalle altre due che si trovano nelle vicinanze, Ischia e Procida.
Nelle epoche antiche, era annessa alla penisola sorrentina. Successivamente è stata ricoperta dal mare e sommersa, causandone dunque la separazione dalla terraferma. Le cime montuose che si ergono al suo interno non superano i 600 mt di altezza; vi sono dei vasti e ampi altopiani, tra i quali possiamo citare quello di Anacapri. Nella classifica italiana delle isole si posiziona al 21esimo posto.
La costa è tipicamente frastagliata, formata da un alto numero di grotte e cale che si intervallano a scogliere a picco sul mare. Le grotte che si formano al di sotto delle scogliere, sono state utilizzate in epoca romana per costruire sontuose ville. Tra queste, la più celebre è senza ombra di dubbio la Grotta Azzurra, di cui tantissimi poeti e scrittori ne hanno narrato i giochi di luci, un luogo incantevole e fatato.
A rendere ancora più famosa Capri è sono di sicuro i Faraglioni, tre isolotti di piccola dimensione, posizionati non molto distanti dalla riva che restituiscono una fotografia che lascia senza fiato, un paesaggio unico nel suo genere. Nel corso degli anni sono stati anche attribuiti dei nomi ai tre Faraglioni: quello di terra, quello di mezzo e quello di Fuori, rispettivamente chiamati Saetta, Stella e Scopolo.
Raggiungere Capri in traghetto
La relativa piccola estensione dell’isola, solo 10 km quadrati, e la sua prossimità alla costa campana rendono le imbarcazioni marittime il mezzo ideale, e talvolta unico, per raggiungere l’isola. Le due alternative presenti al momento sono gli aliscafi ed i traghetti. L’isola è facilmente raggiungibile dai numerosi porti che formano il Golfo di Napoli e da tutta la Costiera Amalfitana, vi sono collegamenti anche dall’isola di Ischia. I porti che effettuano il trasferimento sono quelli di Napoli e di Sorrento.
Nel periodo che intercorre tra Pasqua e Ottobre, si moltiplicano invece le possibilità, si aprono anche le rotte da Castellammare di Stabia, Amalfi, Salerno e Positano. Unica eccezione, per coloro che voglio imbarcare anche un veicolo a motore, sono vincolati dal trasporto via porto di Napoli. Il tempo di percorrenza dal capoluogo campano si aggira intorno agli 80 minuti in traghetto, tempo che scende fino ai 50 minuti se scegliamo di viaggiare con un aliscafo o con una nave veloce. Da Sorrento, le tempistiche cambiano, e di molto.
Con soli 20 -25 minuti si raggiunge l’isola mediante un aliscafo; tempo di poco superiore se si propende invece per un traghetto. Per quanto concerne gli orari delle partenze, quest’ultime vengono effettuate, nella stragrande maggioranza dei casi in orari diurni. Sono ben poche, se non eccezionali, le casistiche di traversate notturne. Rispetto all’inverno, durante la stagione estiva i collegamenti vengono intensificati molto, in maniera tale da garantire, un elevato numero di corse durante tutto l’arco della giornata.
Come abbiamo già detto in precedente i tempi di percorrenza variano molto in base al mezzo che si sceglie. Si può raggiungere l’isola anche in 15 minuti con i mezzi più veloci o dover attendere anche un ora e mezza per quelli più lenti e che compiono soste e scali durante il tragitto. Quali sono pregi e difetti dell’uno e dell’altro? Certamente gli aliscafi sono molto più veloci, perché più piccoli, ma non godono di tutta una serie di comfort che possiamo ritrovare invece all’interno dei classici traghetti. Esempi di questo genere possono essere le confortevoli poltrone dove potersi sedere e l’aria condizionata.
Compagnie di traghetti
Le compagnie di traghetti che al momento offrono questo servizio sono 5: Alilauro, Caremar, NLG, Positano EG e da ultima, non per importanza, SNAV. Da ultimo vogliamo fornire dei semplici consigli a tutti colori che soffrono di mal di mare al fine di rendere il viaggio, il meno problematico possibile.
Partendo dal presupposto che durante la stagione estiva il mare che bagna il Golfo di Napoli è in generale molto calmo e dunque viaggiando nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto, i disagi nei quali si può incorrere sono piuttosto limitati, ecco qui alcune regola di fondamentale importanza: raccomandiamo di viaggiare con un mezzo di grandi dimensioni.
Nave veloce o traghetto sono preferibili all’aliscafo in quanto risentono in maniera decisamente minore delle oscillazioni dovute alle onde, limitando dunque la possibilità di problemi come nausea o vomito. Si raccomanda di sedersi, per quanto possibile, in fase di prenotazione e di imbarco nelle ultime file, preferibilmente al centro. Una sistemazione di questo genere limiterà di gran lunga l’insorgere di problematiche intestinali e non altererà in alcun modo le vostre condizioni psicofisiche.
Da ultimo, cerca, il più possibile, di non fissare il mare, guardando fuori dal finestrino. Si consiglia di trovare un punto fisso davanti ai propri occhi e concentrarsi su di esse. In alternativa si possono anche chiudere gli occhi, ancora meglio se ascoltando della buona musica. Buon viaggio!